La lettera GHIMEL
Pronuncia: G. Esempio: GAMAL (cammello)
Il valore numerico (Ghematria) della Ghimel e’ 3.
La lettera GHIMEL rappresenta beneficienza e culmine.
L'uomo raggiunge il culmine nell'imitare le vie di Dio. Questo e’ dimostrato dal fatto che la BET e la GHIMEL sono affiancate.
Dice il Midrash: "Perche’ la BET guarda la GHIMEL, e la GHIMEL da le spalle alla BET?"
Perche’ BET rappresenta la BAYT (casa) aperta a tutti. La GHIMEL rappresenta il GHEVER (uomo), che vede una persona bisognosa sull'uscio e si volge verso di essa per porgerle cibo. (Otiot Rabbi Akiva)
Il Midrash insegna: tre doni sono stati dati su Israele da Dio: essi sono clementi, si mettono in disparte ed agiscono con benevolenza. (Bamidbar Rabba’ 8:4).
Il Talmud proclama che queste tre caratteristiche sono la caratteristica nazionale del popolo ebraico. (Yevamos 79a)
Il valore della GHIMEL e’ tre, numero che allude al concetto che due fattori opposti devono mescolarsi per formare una terza entita’, perfetta.
Maharal spiega che l'unicita’ della ALEF denota la perfezione che esiste solo in Dio, la dualita’ della BET implica diversita’ ed eterogeneita’, molteplicita’ ed incompatibilita’.
Comunque la GHIMEL rappresenta la capacita’ di neutralizzare le forze contrastanti per unirle in una unita’ piu’ coesa e duratura (Gevurot 58).
Alludendo a questo principio, il Re Salomone dice : " la corda a tre capi non si distacchera’ facilmente " (Eccl. 4:12).
La ricompensa e la punizione implicano che l'uomo sia libero di scegliere tra il bene e il male.
L'insegnamento della GHIMEL si rifà quindi a quello del lato sinistro aperto della BET, da cui nasce, come spiegato sopra.
Il Rambam, Maimonide, in particolare, pone grande enfasi sulla libera scelta come fondamentale per la fede ebraica.
Secondo il Rambam, il mondo che verrà, il tempo della ricompensa, è un mondo completamente spirituale, uno di anime senza corpo. Su questo punto il Ramban, Nachmanides, non è d'accordo e sostiene che poiché la completa libertà di scelta esiste solo nel nostro mondo fisico, la rettifica finale della realtà la ricompensa del Mondo a venire sarà anche sul piano fisico. La Kabbalah e lo Chassidut sostengono l'opinione del Ramban.
A questo si allude la gamba della lettera gimel che esprime la corsa del ricco per elargire il bene al povero. Correre, più di ogni altro atto fisico, esprime il potere della volontà e della libertà di scelta. La parola ebraica per "correre", ratz, è correlata alla parola per "volontà", ratzon. Nella corsa, la gamba è saldamente a contatto con il suolo; attraverso un atto di volontà, l'anima influenza direttamente la realtà fisica. La ricompensa finale, la rivelazione ultima della luce Essenziale di Dio, sarà quindi giustamente conferita all'anima nello stesso contesto in cui si trova lo sforzo della sua vita, il mondo fisico.
L'uomo e’ superiore agli animali perche’ la sua esistenza non dipende solo dalla partecipazione del maschio e della femmina, ma dalla pertecipazione di Dio, che da all'uomo il suo spirito e lo eleva al di sopra delle altre creature (Rashi) - come i saggi insegnano, ci sono tre partners nell'uomo: Dio, il padre e la madre (Kiddushin 30b)
La lettera Gimel è collegata al movimento di un pendolo tra opposti apparenti che dipendono da un terzo vettore che di solito è invisibile o sconosciuto. È un GHESHE, ponte, invisibile costruito sull'equilibrio tra il dare e il ricevere.
La lettera GHIMEL è principalmente una lettera nascosta, ad esempio, è la lettera che appare il minor numero di volte nel Pentateuco.
Questo suggerisce la sua grande importanza, soprattutto perché è meno vista.
La parte che si vede di più è quella del dare e ricevere sia "GAM VE GAM".
La parte meno visibile è il terzo vettore, che esiste nei mondi invisibili di essenze, entità ed energie. Senza il terzo vettore, le due grandi forze nella Creazione si annullerebbero a vicenda. Il terzo vettore consente loro di coesistere mantenendo la loro natura diversa e opposta e, quindi, funziona sia come recinto, GADER ,che come ponte, GHESHER.
Se dare e ricevere è un equilibrio eterno, allora in GHIMEL inizia una crescita, GDILAH, che va oltre l'equilibrio iniziale.
La GHIMEL e’ parente di GAMOL (svezzare), che significa nutrire sino alla maturazione, come e’ detto: "e maturo’ mandorle" (Numeri 17:23).
"Il bambino cresciuto venne divezzato" (Genesi 21:8); qui GAMOL significa lo sviluppo di un infante sino al punto in cui puo’ vivere senza l'allattamento (Rav Hirsh, Salmi 131:2). Il portare a maturita’ e’ considerata una azione benefica e costruttiva che aiuta il prossimo, cosi come il termine GMILUT CHESED (fare un gesto buono) e’ usato per descrivere una buona azione.
La forma della GHIMEL ricorda un GAMAL (cammello) con il suo lungo collo.
Il cammello si chiama cosi’ perche’ e’ come un bimbo svezzato e puo’ andare lontano senza bere (Rav Hirsh, Genesi 21:8).
Inoltre il cammello e’ equipaggiato fisicamente per sopportare stress prolungati, cosa che gli permette di aiutare i viaggiatori a sopravvivere nel deserto. In questo modo il cammello e’ un GOMEL CHESED (uno che agisce a fin di bene).